Invecchiare in salute

 

SecondO gli ultimi dati Eurostat la speranza di vita media nei paesi dell’unione europea e passata a 81 anni attestandosi a 83,7 anni nella donna e 78,2 nell’uomo la prevalenza femminile e legata ai fattori ai fattori protettivi degli ormoni estrogeni. Una cosa da considerare e che dobbiamo arrivare si alla vecchiaia ma in salute non da malati.

 La salute e legata alla qualità dell’aria dell’acqua e del cibo. L’aspettativa di vita e legata anche al miglioramento della prevenzione della diagnosi e disponibilità di farmaci che aumentano la sopravvivenza e ci permettono di curarci meglio. Mi soffermo sulla prevenzione un punto cardine della longevita’ perche’ ci permette di arrivare alla vecchiaia in salute, bisogna 1) mangiare sano 2)limitare l’apporto calorico, 3)svolgere attività fisica ciò rappresenta l’elisir di lunga vita. Ricordo che la Sicilia la Calabria la Sardegna sono 3 regioni in cui esiste il maggior numero di anziani e non e un caso, elemento importante e la dieta mediterranea secondo l’Unescu dichiarata patrimonio culturale dell’umanità. Dobbiamo sfruttare la straordinaria potenzialità delle nostre terre che ci forniscono alimenti ricchi di antiossidanti che contrastano la senescenza cellulare e ricche di vitamine minerali necessarie per lo svolgimento delle funzioni vitali.

Abbiamo parlato di 3 elementi fondamentali

Analizziamo il primo punto faccio una premessa l’uomo per mantenere le funzioni vitali ha bisogno dell’energia che proviene dal cibo attraverso carboidrati, lipidi, proteine, abbiamo bisogno dell’ossigeno per poter formare una molecola L’ATP in quantità sufficienti per soddisfare il nostro fabbisogno energetico. Attraverso un processo di combustione controllata libera il glucosio libera  l’energia che viene utlizzata per formare ATP e ridurre l’ossigeno in acqua, in un processo chiamato fosforilazione ossidativa. Tuttavia noi paghiamo un prezzo durante l’utilizzo dell’ossigeno, ed e’ la formazione di radicali liberi che l’organismo contrasta grazie all’azione di sistemi enzimatici antiossidanti endogeni  e grazie alla vitamina E vitamina C flavonoidi, antocianine, resveratrolo ecc che vengono introdotti grazie alla dieta mediterranea attraverso l’assunzione dia 4-5 porzioni di ortaggi, frutta e verdura, spezie. Ciò permette di raggiungere un equilibrio tra fattori pro-ossidanti e antiossidanti. Radicali liberi possono essere introdotti anche dalla cattiva qualita’ dei cibi ricchi di grassi saturi e idrogenati, dall’ambiente dagli idrocarburi provenienti dallo smog, dalla carbonizzazione dei cibi dal fumo di sigaretta dai contaminanti alimentari ( aflatossine, micotossine) nitrosammine, acril-ammide.

Un’altra cosa da considerare e limitare l’apporto calorico mantenere il peso forma. Il sovrappeso e l’obesità sono un fattore di rischio per la comparsa della sindrome metabolica,diabete, ipertensione, carcinoma endometriale, colon-retto, patologie cardiovascolari e neurodegenerative, il tessuto adiposo e un serbatoio di citochine che contribuiscono a mantenere il corpo in uno stato pro-infiammatorio e quindi vanno a perturbare l’equilibrio metabolico pregiudicando lo stato di salute. L’attivita’ fisica aerobica associata ad esercizi di forza il tutto in maniera regolare  contribuisce al miglioramento del metabolismo energetico, riducendo la quantita’ di specie reattive dell’ossigeno (ROS) che danneggiano il sistema cardiovascolare e contribuiscono alla comparsa di malattie neurodegenerative soprattutto quelle di natura vascolare. Oppure prevenire le forme di natura dismetabolica tossico-ambientale  ma anche e possibile a livello preventivo ridurre il danno nelle forme di malattie neurodegenerative  legate a predisposizione genetica.